I miracoli di Gesù

(144)

I sette lebbrosi guariti a Siloan (536.4 - 536.5 - 536.6)

I tre scendono verso il masso. Si fermano ad attendere Gesù al quale sono andati incontro i due apostoli.
E giunto che è lì, gridano: "Pietà di noi, Gesù d'Israele! Noi speriamo in Te, Signore!"
Gesù alza il viso, li guarda con il suo sguardo inimitabile. Chiede: "Perchè volete la salute?"
"Per le nostre famiglie, per noi... E' orrendo vivere qui..."
"Non siete soltanto carne, figli. Avete anche un'anima, e vale più della carne. Di essa vi dovete preoccupare. Non chiedete perciò soltanto guarigione per voi , per le vostre famiglie, ma per aver tempo di conoscere la Parola di Dio, e di vivere meritando il suo Regno. Siete dei giusti? Fatevi più giusti. Siete dei peccatori? Chiedete di vivere per aver tempo di riparare il male commesso... Dove è la donna? Perchè non viene? Non osa affrontare il volto del Figlio dell'uomo, quando non ha temuto di avere ad incontrare il volto di Dio quando peccava? Andate e ditele che molto le è stato perdonato per il suo pentimento e la sua rassegnazione, e che l'Eterno mi ha mandato ad assolvere ogni peccato di coloro che sono pentiti del loro passato."
"Maestro, Adinà non può più camminare..."
"Andate ed aiutatela a scendere qui. E portate un altro recipiente. Vi daremo altro olio..."
"Signore, ce ne è appena per gli altri" avverte Pietro sottovoce mentre i lebbrosi vanno a prendere la donna.
"Ce ne sarà per tutti. Abbi fede. Perchè è più facile per te aver fede in questo, che non per quei miseri aver fede che il loro corpo torni quale era."
Intanto lassù, nelle grotte, una rissa si è accesa fra i tre cattivi lebbrosi per la spartizione del cibo...
Portata a braccia scende la donna... e geme, come le è concesso: "Perdono! Del passato! Di non aver chiesto perdono le altre volte! Gesù, Figlio di Davide, pietà di me!"
La depongono ai piedi del masso. E sul masso depongono una specie di pentola tutta sbocconcellata.
Gesù chiede: "Che dite voi? Che sia più facile far aumentare l'olio in un vaso o far crescere la carne là dove la lebbra ha distrutto?"
Un silenzio... Poi la donna dice: "L'olio. Ma anche la carne perchè Tu tutto puoi. E anche puoi darmi l'anima dei miei primi anni. Io credo, Signore."
Oh! Il sorriso divino! E' come una luce che si spande dolce, ilare, soave!
Ed è negli occhi, e sulle labbra e nella voce mentre dice: "Per la tua fede sii sanata e perdonata. E così voi. E abbiate olio e cibo per ristorarvi. E andate a farvi vedere dal sacerdote come è prescritto. Domani. All'aurora Io tornerò con delle vesti, e potrete andare, avendo salva la decenza. Su! Lodate il Signore. Non siete lebbrosi più!"
E' allora che i quattro, che sino allora avevano gli occhi fissi sul Signore, si guardano, e urlano il loro stupore.
La donna vorrebbe drizzarsi ma è troppo nuda per farlo. La sua veste cade a brandelli ed è più il nudo che il coperto in lei. Stando seminascosta dal masso, in un pudore che non è soltanto per Gesù ma per i suoi compagni,col volto ricomposto nelle fattezze che sono soltanto affilate dagli stenti, piange dicendo senza sosta: "Benedetto! Benedetto! Benedetto!" e le sue benedizioni si mescolano alle orrende bestemmie dei tre malvagi lebbrosi, resi furiosi dal vedere guariti gli altri. Volano lordure e sassi.
"Qui non potete stare. Venite con Me. Non vi accadrà del male. Guardate. La via è vuota. L'ora di sesta raduna i cittadini nelle case. Andrete presso altri lebbrosi, sino a domani. Non temete. Venitemi dietro. Tieni, donna" e le dà il mantello per ricoprirsi.
I quattro un po' paurosi, un po' sbalorditi, lo seguono come quattro agnelli. Percorrono quanto resta della valle di Innon. Traversano la via, vanno verso Siloan, altro triste posto di lebbrosi.
Gesù si ferma ai piedi dei balzi e ordina: "Salite e dite loro che domani a prima Io sarò qui. Andate e fate festa con loro predicando il Maestro della Buona Novella." Fa dare loro tutto il cibo che ancora hanno e li benedice prima di congedarli...
"Andiamo, ora. Già è più che sesta" dice Gesù voltandosi per tornare sulla via che va a Betania.
Ma presto lo richiama un grido: "Gesù, Figlio di Davide, pietà anche di noi."
"Non hanno atteso l'alba, costoro..." osserva Pietro.
"Andiamo ad essi. Così poche sono le ore in cui posso far del bene senza che chi mi odia turbi la pace dei beneficati!" risponde Gesù e torna sui suoi passi, tenendo alto il capo verso i tre lebbrosi di Siloan che si sono affacciati al ripiano del piccolo colle e che ripetono il grido, aiutati dai già guariti che sono alle loro spalle.
Gesù non fa che stendere le mani e dire: "Vi sia fatto come chiedete. Andate e vivete nelle vie del Signore." Li benedice mentre la lebbra si cancella dai loro corpi come un leggero strato di neve fonde al sole. E corre via Gesù, inseguito dalle benedizioni dei miracolati che dal loro balzo tendono le braccia in un abbraccio più vero che se fosse dato.